E’ stata una vera “apocalisse di fuoco“: con queste parole il nostro corrispondente dal Pollino orientale, Rocco Adduci, ci ha descritto la situazione nell’alto Cosentino Jonico che da 4 giorni combatte con un vastissimo incendio che ha lambito il comune di Plataci, provocando anche l’evacuazione di alcune abitazioni.
Grazie all’intervento di protezione civile e vigili del fuoco, la parte più pericolosa dell’incendio è stata domata, e il paese è adesso salvo. Ma la montagna continua a bruciare e la situazione è davvero critica per quello che possiamo considerare il disastro ecologico più grave dell’estate Italiana: centinaia di ettari di montagna sono andati in fumo (sarebbero più di 200 secondo le prime stime) e alcuni costoni continuano ancora a bruciare.
Il territorio di Plataci è letteralmente in ginocchio… fattorie rase al suolo, bestie bruciate vive, tralicci dell’alta tensione distrutti con conseguente black-out elettrico, oltre all’evacuazione di una parte dei residenti: nessuno, a memoria d’uomo, ricorda qualcosa del genere da queste parti, tra Albidona, Alessandria del Carretto e la stessa Plataci.
La cosa ancor più grave (come si suol dire, “oltre al danno anche la beffa“) è che di questa situazione d’emergenza non sta parlando nessuno a livello nazionale, nonostante si tratti della più grave emergenza legata agli incendi della stagione. Ma MeteoWeb esiste anche per questo.
Ecco il video girato per noi proprio da Rocco Adduci:
5 Commenti per “Incendio Plataci (Cs): le immagini del rogo più disastroso dell’estate Italiana”
maria rosaria bellusci
Innanzitutto grazie per aver pubblicato tutto questo! Ma Meteo Web dimendica di dire una cosa importantissima… “la parte più pericolosa dell’incendio è stata domata” grazie A TUTTI GLI ABITANTI DI PLATACI… CHE PER 2 GIORNI HANNO DOMATO LE FIAMME DA SOLI… SENZA L’INTERVENTO DI NESSUNA FORZA DI TERRA, QUANDO IL FUOCO ERA VICINISSIMO ALLE ABITAZIONI! Dove avete preso queste informazioni?Chi di voi era sul posto per verificarle? PLATACI è SALVO GRAZIE AI PLATACESI!!! Gli aiuti sono stati lenti e male coordinati. E’ stata una catastrofe senza precedenti!
lena stamati
Io sono a Milano al lavoro…
Rientrata il 19 agosto , come al solito ho salutato i miei boschi ed ho osservato con dispiacere la pineta Villapiana arsa dal mese di luglio…Ho pensato ci vorrà molto perchè ritorni il velluto verde che ricordavo!
Il 20 agosto mi arrivano le notizie catastrofiche da Plataci e quindi mi sono informata anche telefonicamente!
I platacesi non sono andati via come ho letto!
I platacesi sono rimasti a spegenere il fuoco: questo mi è stato detto.
QUINDI andateci piano col dare notizie inesatte che spaventano chi purtroppo non vive più a Plataci.
E dite che la protezione civile l’hanno fatta i platacesi! Come al solito sono orgogliosa dei miei compaesani
E mI dispiace per gli animali…
Bruciare i boschi vuol dire impedire alle povere bestie di sopravvivere !
Richard
Verità sacrosanta! la “protezione civile” (come la chiamano) non ha protetto proprio nulla.
Intervento tardivo, inefficace, completamente disorganizzato, lanci “fasulli” velenoso ritardante lanciato anche sulle persone. Insomma…lo schifo degli schifi!!!
Ben detto: se non fosse stato per i Platacesi, sarebbe bruciato anche il paese!!!
firmato: Richard Alberteinstein
Daniela Chidichimo
Scusami ma non sono d’accordo….i canadair hanno fatto il loro lavoro ( i compensi sono un discorso a parte) …e poi abbiate almeno la decenza di firmarvi con nome e cognome! ….che senso ha commentare sotto falso nome! Sono opinioni…sfoghi…e se anche qui ci nascondiamo….non andiamo da nessuna parte.
Daniela Chidichimo
E’ vergognoso! 3 giorni senza nessuno!!!! Dare lavoro a chi non ha le competenze!! Solo per avere uno stipendio, siamo stanchi di essere presi in giro. Cosa ci deve accadere ancora ??? Affidiamo le nostre terre all’ignoranza!
Domenico Stamati
Devo dire che l'errore va suddiviso in parti eguali:
la protezione civile ha sottovalutato l'incendio all'inizio.
la popolazione era intontita per la situazione di sagra in occasione della giornata dedicata a San Rocco il 20 Agosto.
C'è stato un intervallo critico, cioè dal mattino, momento in cui il sindaco ha fatto richiesta di inervento, fino al pomeriggio inoltrato, momento in cui è arrivato qualche aereo.
Come si può vedere, c'è stato il ritardo dell' intervento aereo a cui avrebbe dovuto far fronte una più efficace azione a terra.
Il risultato è stato che la sera del 20 agosto, con la spinta del vento e con il buio, il fronte si è esteso per diversi chilometri ed ha sfondato le linee ovunque.
Bisognerà cercare di capire, perchè un incendio di tali proporzioni si è sviluppato solo nei giorni odierni.
Ricordiamo, che a memoria d'uomo non si ricorda nulla di simile a partire dall'insediamento degli arberesh di Plataci in questi luoghi, vale a dire più di 500 anni.